Se voglio raccontare la mia esperienza devo partire da me bambina!
Sì io sono cresciuta con i lavabili, con le mussoline, ciripà e mutande di plastica, racconta mia mamma.
Lei mi racconta di aver avuto la fortuna di ereditare da mio zio, di soli 7 anni più grande di me, tutto il parco pannolini, quello che c’era ai tempi, quindi prevalentemente mussole. Mi parla di questi grandi quadrati che piegava con cura e mi ci avvolgeva, racconta di tessuti bianche da lavare a mano, bollire e rilavare per farli tornare bianchi candidi. Non che non ci fosse la lavatrice, ma mia mamma non l’aveva, perché da poco aveva iniziato la sua vita con mio papà e la crisi economica in Perù era pazzesca ai tempi (ma questa è un’altra storia!).
Il fatto è che mia mamma non dimentica mai di raccontarmi la fatica del lavaggio e poi dello stiro, dell’ andare in giro con il cambio, oltre al fatto che nel mentre doveva curare me , lei senza aiuti al di fuori dal mio papà che lavorava tutti il giorno.
Partendo da questo ricordo io non avevo di certo pensato ai pannolini lavabili con Iris, la prima figlia. “Mica sono matta ci sono gli usa e getta, perché complicarmi la vita!” Questo dicevo e questo pensavo; una figlia, un lavoro, una casa, la mia insicurezza e le difficoltà organizzative… i pannolini lavabili non erano certo una soluzione da valutare!
Col secondo figlio, Elias, ho iniziato a sentirne parlare e un pochino avevo iniziato ad informarmi. Sentivo parlare di vantaggio economico, rispetto per il pianeta, sederini meno irritati, ed Elias effettivamente aveva una pelle molto delicata! Perché non ci ho provato? Mi sembrava tardi, Elias aveva quasi un anno e mezzo, sapevo che avrei iniziato a spannolinare ai 2 anni circa e mi sembrava inutile addossarmi questo carico in più di lavaggi, oltre il dover imparare ad utilizzarli, ma poi anche un investimento per così poco tempo.
Arrivata alla terza figlia mi sono informata per tempo, ancora in gravidanza, sullo stoccaggio, lavaggi, qualità dei materiali, diverse assorbenze e sensazioni di asciutto sul sederino, oltre i modelli. Sapevi che da quando io ero piccola ad oggi hanno inventato una marea di modelli si pannolini? Mi vengono in mente almeno 5 modelli diversi. Bene in gravidanza gli ho voluti toccare e vedere tutti, ho noleggiato un pratico kit di prova da Michela di _afiordipelle_ dove mi ha inserito le cose più svariate. La puoi trovare su Instagram, è una mamma dolcissima e paziente e io avevo veramente tante domande!
Bè ho trovato il mio modello! A me piace il fitted in materiale naturale, da poter candeggiare quando si sporca e da infilare in asciugatrice quando sono in dietro con le lavatrici (praticamente sempre). In estate li ho usati così senza cover, per tener fresca la mia Alma, altrimenti sono da usare con la cover.
Ma quale cover scegliere? Anche queste possono essere diverse più slim, morbide, a pantaloncino, con o senza bottoni, sgambato o meno. Ho fatto il mio modello, lo volevo BELLO.
Da qui è nato il pannolino ECO CHIC, una cover bella elegante, usando all’ esterno materiali naturali abbinabile ai vestitini!
Hai sentito bene, ma è anche funzionale, con all’interno uno strato di materiale impermeabile e con la doppia barriera per proteggerci dai sgradevolissimi incidenti di cacca! Hai presente???
Li ho usati e li uso tutt’ora, il lavaggio non è poi così complicato, infilo con tutta la biancheria, chi fa il lavoro grosso è la lavatrice .
Per la cacca uso dei velini lavabili che danno una sensazioni di asciutto al bimbo, trattengono bene la pupù, anche quella liquida e si prelavano velocemente nel lavandino, prima di sbattere anche questi in lavatrice. Una cosa negativa c’è, in borsa occupano tanto spazio, e per andare in giro può essere un pochino scomodo, ma anche a questo ci prendi la mano, per il resto devo dire che creano dipendenza!
Dì addio alle creme per i rossori! Dopo l’investimento economico iniziale (anche piccolo con i giusti accorgimenti), non hai più spese, non puzzano e sono bellissimi!!!
Ah… e sfatiamo il mito che sono ingombrati addosso, non è vero e non impediscono per nulla il movimento; di fatto Alma a 5 mesi sta già facendo le prove per gattonare, ma per ora ha solo la retromarcia
Io mi ci sto trovando meravigliosamente bene, e tu gli hai provati?