Arrivata a due collezioni e una capsul, credo che a questo punto sia doveroso scrivere come nasce una collezione. Ma chi sono io per parlare da donna vissuta e super esperta di collezioni?
Vi posso raccontare qual è IL MIO PROCESSO CREATIVO!
Io vado di istinto, o meglio di pancia. Il periodo di creazione di una nuova collezione è un momento in cui devo stare molto centrata dentro di me e ascoltarmi. Spesso è un processo lento, la fretta è sempre una cattiva consigliera!
Inizierò a raccontarti da quando inizio a pensare ai modelli.
Spesso mi porto dentro dei modelli che mi piacciono, l’ispirazione può arrivare da qualunque cosa: da modelli di vestitini fast fashion, da una passeggiata al parco o da qualche edificio che finalmente osservo con attenzione, dedicandogli del tempo!
Poi la parte che più mi diverte!
Sperimento
È il momento in cui concretizzo l’ispirazione e dò libero sfogo alla creazione di modelli e campioni anche con l’uso di materiali di scarto. Mi serve osservare i modelli con attenzione e vedere se mi piacciono esteticamente, se necessitano di modifiche e se rispecchiano i valori che porto avanti con Issa il filo.
Per me è fondamentale che i vestiti siano comodi, a quale bimbo piace sentirsi costretto? I bambini hanno bisogno di essere liberi di giocare e noi mamme abbiamo bisogno di vestirli in fretta, per non impazzire la mattina!
Come faccio a sapere se i miei vestiti saranno comodi? Grazie all’aiuto dei miei figli. Ne ho tre di età diverse e questo mi permette di avere dei severi critici sulla vestibilità e comodità degli abiti! Ecco perché sperimentare è fondamentale!
Terminato questo passaggio ho le idee più chiare ed arriva il momento di andare a cercare i materiali giusti!
Scelgo i materiali
Io ho i miei fornitori, spesso sono stocchisti, che vendono le rimanenze di grandi produzioni italiane. Sono tessuti fabbricati con cura in Italia, ma come scelgo tra tantissime opzioni? Come già detto le mie bussole sono l’istinto e la pancia, e inizio a guardare i colori che mi attraggono! Ogni collezione ha dei colori principali, ed è la cosa che più richiama il mio sguardo nel negozio del fornitore; poi inizio a toccare le stoffe.
Il tessuto va toccato e stropicciato, per capire cosa si può realizzare e che effetti potrebbe avere la lavatrice su essi! Sì, penso anche a come andranno lavati i vestiti che creo, perché quale mamma ama stirare, o ancora peggio lavare a mano? Io no! Quindi cerco materiali di facile manutenzione, che si lavino facilmente in lavatrice e possibilmente non richiedano troppo tempo per essere stirati.
Senza dubbio scarto i tessuti che escono dalla centrifuga a pallina, hai presente?
Spesso quando trovo i tessuti giusti mi illumino, sento che la collezione si schiarisce nella mia mente e diventa nitida, quasi una magia. Il tessuto giusto quando lo tocco mi dice cosa realizzarci e, cosa da non sottovalutare, mi dice anche come abbinarlo!
Si per me I TESSUTI MI PARLANO, e non sono pazza, almeno credo.
Questa volta mi è successo con il Canvas arancio e blu indaco, pura magia.
Cucio
Il processo preparatorio è finito e inizio a realizzare i campioni di cui sono più convinta e man mano integro ciò che manca dandogli la forma che più mi piace senza perdere coerenza.
Infine i decori. Questa volta ho ridotto i fronzoli, ricami e punti a mano, per dare risalto alla cura della lavorazione e delle finiture interne. Ho dato importanza ai bottoni, che spesso si trovano in posizioni di risalto scegliendoli con molta cura.
A coronare la fine della realizzazione della collezione c’è sempre il servizio fotografico, ma quello è tutta un’altra storia!
Alla prossima e fammi sapere se ti è piaciuto leggere il mio processo creativo.