Mascherine in tessuto

Quando questa pandemia ha preso piede e ci ha costretti tutti a casa senza sapere quanto sarebbe durata, l’ho presa un po’ come un messaggio: “Devi fermarti! Ti conviene fartela piacere!”.

E quindi mi sono dedicata alla famiglia e alla mia casa, a fare tutte quelle piccole e grandi cose che avevo in mente di sistemare ma per le quali non ho mai avuto tempo.
Ho spostato mobili, imparato ad usare il trapano per montare le mensole che mi servivano, preparato pane, pizza, torte ecc…

E poi? Il telegiornale lo guardavo pochissimo, per non spaventare i bambini, ma, per una persona come me che non è  mai stata casalinga, la nuova veste mi è stata velocemente stretta.

Così quando iniziai a sentire che alcune aziende stavano producendo mascherine per omaggiarle ad ospedali ed enti pubblici, decisi di darmi da fare anche io.

Ho mandato un semplice messaggio su un canale social al sindaco di Segrate, dando la mia disponibilità a cucirne se ce ne fosse stata la necessità

L’indomani ero già sta messa in contatto con l’assessore che si occupa degli aiuti volontari.

Serviva del cotone per realizzarle, per poterle sterilizzare ad alte temperatura senza rovinarne le fibre. Mi misi in contatto con la direttrice della scuola materna Causa Pia d’Adda, la quale subito, senza pensarci, ha offerto il tessuto con il quale realizzano i grembiuli per le maestre.

Mi sono sentita grata e nel mio piccolo utile per superare questo momento difficile.

Uniti ce la possiamo fare e, come dice il mio hashtag, #neusciremopiùforti.